Eccoci al nostro rituale appuntamento su Blog. Questa volta siamo a Castel di Lucio in Sicilia, un simpatico paesino posto sulla catena montuosa dei Nebrodi alla scoperta di un evento di grande attrazione ed espressione di una tradizione illustre:LA SAGRA DEL CACIOCAVALLO DEI NEBRODI
Ricca di storia e tradizione, Castel di Lucio, anticamente detta Castelluccio prende il nome dal medievale castelletto eretto nel ‘300 dai potenti Conti di Ventimiglia a cui si deve tradizionalmente la fondazione della cittadina. Inglobata per secoli all’interno della Contea nel XVII° sec. venne eletta a ducato passando sotto il controllo di diverse famiglie feudali. Oggi uno scrigno di testimonianze artistiche ed architettoniche in particolare di provenienza sacra.
Un profondo legame lega poi gli abitanti di Castel di Lucio alla pastorizia e nello special modo la bovinicoltura di cui gelosamente conservano gli antichi criteri di allevamento, maestri della produzione della tradizionale provola o cascavaddu.
La provola dei Nebrodi è un caciocavallo prodotto con latte vaccino crudo e rientra nella categoria dei formaggi a a pasta filata . Deve il suo nome ai monti sui quali viene prodotta, secondo un antico procedimento tramandato di padre in figlio. La provola ha una crosta liscia e lucida, di colore giallo paglierino molto apprezzata, è utilizzata anche come ingrediente per piatti tipici della gastronomia siciliana.
Per saperni di più sul procedimento di lavorazione guarda il video:
Giunta alla 26° edizione la sagra del Caciocavallo dei Nebrodi si ripete puntualmente il 17 di agosto e continua ad attrarre a se continui visitatori. L’iniziativa promossa dal Comune di Castel di Lucio con l’ausilio di un team di volontari prevede da programma una dimostrazione di lavorazione del latte eseguita sapientemente dai maestri casari locali e successivamente una degustazione in corso di lavorazione della quagliata, della tuma e della ricotta ed ovviamente l’ assaggio du cascavaddu sia fresco che stagionato con la variante della provola alla griglia. Il tutto tra l’ animazione di gruppi folck e l’ ass. Le Ceciliane
La bravura dei maestri casari si spinge spesso alla realizzazione di autentiche opere d’arte frutto di esperienza ed abilità innata. Questi piccoli capolavori di pasta filata detti “murriti” rappresentano un’altra attrazione della manifestazione e per tale occasione viene indetto un concorso giunto alla sua terza edizione appunto per valorizzare il cacio figurato meglio realizzato.
Non c’è che dire! Una manifestazione di grande interesse! Non perdete l’occasione di visitare il paese ed assaggiare la provola dei Nebrodi. Alla prossima!