La Torre del Gusto non smette mai di accoglie al suo interno personaggi importanti, professionisti, artisti, scrittori, imprenditori che con il loro lavoro, la loro passione ed il grande bagaglio di esperienze costituiscono la più bella espressione dell’ “italian style”.
In questa puntata abbiamo avuto l’ onore di avere come ospite la nota giornalista Daniela Fedi, milanese DOC, critico di moda del “Il Giornale”, scrittice e responsabile moda del mensile STYLE.
Un incontro con una personaggio solare, dalla eccezionale capacità di analisi critica, attraverso i cui occhi abbiamo rivisto “l’altra Sicilia”, splendida, ricca di storia ma sconosciuta ai molti.
Una vita lavorativa intensa quella di Daniela Fedi tra Milano, Roma, New York e Parigi, a contatto continuo con celebrità ed un prestigio professionale che le valso un meritato rispetto nel mondo della moda ed una consolidato rapporto di amicizie da “DOLCE E GABBANA” a Marella Ferrera.
Attraverso il nostro video un intervista originale dedicata ad una Sicilia insolita,sconosciuta ai molti!
Eccoci al nostro rituale appuntamento su Blog. Questa volta siamo a Castel di Lucio in Sicilia, un simpatico paesino posto sulla catena montuosa dei Nebrodi alla scoperta di un evento di grande attrazione ed espressione di una tradizione illustre:LA SAGRA DEL CACIOCAVALLO DEI NEBRODI
Ricca di storia e tradizione, Castel di Lucio, anticamente detta Castelluccio prende il nome dal medievale castelletto eretto nel ‘300 dai potenti Conti di Ventimiglia a cui si deve tradizionalmente la fondazione della cittadina. Inglobata per secoli all’interno della Contea nel XVII° sec. venne eletta a ducato passando sotto il controllo di diverse famiglie feudali. Oggi uno scrigno di testimonianze artistiche ed architettoniche in particolare di provenienza sacra.
Un profondo legame lega poi gli abitanti di Castel di Lucio alla pastorizia e nello special modo la bovinicoltura di cui gelosamente conservano gli antichi criteri di allevamento, maestri della produzione della tradizionale provola o cascavaddu.
La provola dei Nebrodi è un caciocavallo prodotto con latte vaccino crudo e rientra nella categoria dei formaggi a a pasta filata . Deve il suo nome ai monti sui quali viene prodotta, secondo un antico procedimento tramandato di padre in figlio. La provola ha una crosta liscia e lucida, di colore giallo paglierino molto apprezzata, è utilizzata anche come ingrediente per piatti tipici della gastronomia siciliana.
Per saperni di più sul procedimento di lavorazione guarda il video:
Giunta alla 26° edizione la sagra del Caciocavallo dei Nebrodi si ripete puntualmente il 17 di agosto e continua ad attrarre a se continui visitatori. L’iniziativa promossa dal Comune di Castel di Lucio con l’ausilio di un team di volontari prevede da programma una dimostrazione di lavorazione del latte eseguita sapientemente dai maestri casari locali e successivamente una degustazione in corso di lavorazione della quagliata, della tuma e della ricotta ed ovviamente l’ assaggio du cascavaddu sia fresco che stagionato con la variante della provola alla griglia. Il tutto tra l’ animazione di gruppi folck e l’ ass. Le Ceciliane
La bravura dei maestri casari si spinge spesso alla realizzazione di autentiche opere d’arte frutto di esperienza ed abilità innata. Questi piccoli capolavori di pasta filata detti “murriti” rappresentano un’altra attrazione della manifestazione e per tale occasione viene indetto un concorso giunto alla sua terza edizione appunto per valorizzare il cacio figurato meglio realizzato.
Non c’è che dire! Una manifestazione di grande interesse! Non perdete l’occasione di visitare il paese ed assaggiare la provola dei Nebrodi. Alla prossima!
Eccoci ad un nuovo appuntamento su Blog, la nostra rubrica di approfondimento, alla scoperta di uno degli eventi più importanti e rappresentativi di Tusa: La sagra dell’olio extravergine d’oliva.
Una tradizione olearia illustre quella di Tusa e del circondario, legata ad un territorio ad alta vocazione olivicola. Qui tra arbusti sempreverdi della macchia mediterranea alternati a mandorli e giardini di agrumi, migliaia di ulivi dominano la vallata del fiume Halaeso ed il litorale costiero alesino.
In questo territorio la produzione e la commercializzazione del’olio d’oliva è documentata fin dai tempi della Magna Grecia li dove un tempo sorgeva la famosa e potente città di Halaesa Anconidea, nel cui porto voluto dal senatore romano Claudio Pulcro confluivano in gran quantità dall’interno della Sicilia e da tutto il circondario, olio, vino e cereali per essere imbarcati verso la “Grande Urbe”.
A testimonianza della grande produzione d’olio, gli ulivi millenari che ancora oggi sopravvivono alle insidie del tempo e degli uomini rappresentando l’immenso patrimonio naturale di questo angolo di Sicilia. Nerbo dell’ economia delle grandi aziende e delle piccole proprietà contadine del territorio, grazie all’ olio d’oliva si svilupparono ed ingrandirono attività collaterali come la costruzione di giare in terracotta nella vicina Santo Stefano di Camastra.
La giara stefanese aveva caratteristiche completamente diverse da altre giare prodotte in Sicilia ed in Italia, per la particolare composizione dell’ argilla in cui vi era la presenza di sostanze carbogene non ben bilanciate con il ferro, consentendo di tirarne al tornio in dimensioni maggiori rispetto alle altre sino a contenere quantitativi d’olio di 3-4.000 kg, peculiarità che rese la giara prodotto di punta di tutta la produzione stefanese.
Sarà con il XIX° sec. che le prime grandi compagnie commerciali comincioro l’esportazione del l’olio d’oliva di Tusa e dintorni
Con navi leggere e veloci , gli schonner, l’olio d’oliva insieme ad altre primizie solcava i Mar Tirreno per giungere a Napoli e Genova e poi l’ Oceano Atlantico fino al porto di Anversa .
Attraverso un graduale miglioramento della tecnica di raccolta e di spremitura oggi l’olio d’oliva di Tusa costituisce oggi un indiscutibile eccellenza. Dal sapore leggero ed dal colore giallo con riflessi verdognoli derivanti dalla due varità predominanti , ogliarola messinese e santagatese, è un condimento ideale per tutti il cibo.
Giunta alla sua ventesima edizione La SAGRA DELL’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA si svolge ogni anno puntualmente il 10 di agosto. Di fatto nasce da un progetto maturato all’interno del circolo ARCI di TUSA, per far conoscere l’olio d’oliva prodotto nel territorio di Tusa e della valle dell’ Halaesa.
Durante la sagra vengono offerti prodotti tipici locali, le bruschette condite con olio Tusano ed arricchiti con aromi vari, ottenuti da ricette segrete e il più delle volte tramandate oralmente. La sagra offrirà anche i gustosi ceci in brodo, sfinge e ciambelle, le verdure fritte in pastella con l’olio extra vergine d’oliva, accompagnate tutto da buon vino e musica dal vivo
Non perdete quindi questo caratteristico appuntamento