di Letizia Passarello
Persino gli eterni indecisi sanno che c’è un’unica certezza nei regali di Natale gastronomici: con il cibo non si sbaglia mai. Perché è bello assaggiare, sperimentare, proporre novità. E poi durante le feste le prelibatezze non bastano mai, perché stare a tavola in famiglia e con gli amici, spizzicando e indugiando, è uno dei grandi piaceri del periodo. In Sicilia poi il cibo la fa da padrone e se girato in lungo e in largo la Sicilia, dalle principali città fino ai piccoli borghi dell’entroterra, troveremo una tradizioni gastronomica e dolciaria affascinante e diversificata, questo grazie soprattutto alla biodiversità naturale del territorio isolano che garantisce la presenza di materie prime di altissima qualità provenienti dal ricco giacimento enogastronomico della regione: le mandorle di Avola, l’uva passa di Pantelleria, la manna di Castelbuono, lo zafferano di Enna, i pistacchi di Bronte, il cioccolato di Modica, i capperi di Salina e il mandarino di Ciaculli
La territorialità costituisce quindi un imperativo categorico per le imprese del settore soprattutto che si trattino di piccoli laboratori a conduzione familiare o aziende più strutturate. Una scelta di marketing che punta sull’originalità e l’unicità dei prodotti, sulla rivisitazione della tradizione in una chiave moderna ed adatta ad un mercato in continua evoluzione.
Una scelta condivisa in pieno anche dalla Casaleni Natural Bio di Placido Salamone, il primo brand dedicato alla produzione agricola bio certificata della Valle dell’Halaesa, un angolo di Sicilia inedito ma ricco di ricco di storia, Un’isola nell’Isola, ai confini del Parco dei Nebrodi, tra la provincia di Palermo e quella della città dello Stretto
Dalla terra alla tavola, senza intermediari, “Casaleni Natural bio” è un patto di fiducia tra produttori e consumatori. La vision, contemporanea dal cuore antico, affonda le proprie radici in oltre un secolo di storia della nobile famiglia Salamone che, da ben sei generazioni, cura con rispetto l’azienda agricola, seguendo il ritmo delle stagioni, senza l’utilizzo di sostanze chimiche, per il benessere della salute e la salvaguardia del paesaggio, oltre che dei consumatori. Per un totale di circa 230 ettari, l’azienda agricola Casaleni si divide tra Nicosia, in provincia di Enna, dove ci sono gli allevamenti e la produzione di cereali e Castel di Tusa, in provincia di Messina dove si produce il pregiatissimo olio, e partiamo proprio da qui per presentare due interessanti novità per questo Natale 2023
Novità che coniugano il passato ed il presente come, appunto, originale nella sua semplicità è la rievocazione dell’ arte artigiana stefanese con la giaretta d’olio d’oliva, espressione di fatto di una tradizione olearia illustre. Il design e la funzionalità delle giare stefanese resero famose queste produzioni in tutto il mondo e la riproduzione in miniatura come idea regalo rappresenta un omaggio ad una intramontabile storia imprenditoriale
Seconda novità i panettoni artigianali della Valle dell’ Halaesa. Parliamo cioè di lievitati naturali realizzati con percentuali d farina prodotta dall’ Azienda che raccontano un territorio ricco di tradizione e produzioni. Il “mistrettese” con cioccolato bianco noci e farcitura di more selvatiche che racconta i sapori della montagna nebroidea, il “Mottese” con crema di nocciole in omaggio al paese di Motta D’Affermo conosciuto per la produzione di nocciole, ed ancora il “Pettinese” panettone agrumato con frutta candita e crema di arance e limone dedicato al paese patria del rinomato limone in seccagno. Esiste poi un comune denominatore che unisce tutti i siciliani, ossia il pistacchio/mandole ed una caratterizzazione dell’Isola di ponte tra l’Oriente e l’ Occidente. Pertanto nel solco di una grande tradizione culturale, Casaleni ha voluto aggiungere due lievitati particolari “Il Siciliano” con cioccolato, granella di mandole e crema di pistacchio e “Alom” che in ungherese significa – Il Sogno – e che costituisce un’ assoluta novità. Un’ incontro equilibrato di gusti che simboleggiano la naturale storia della cultura europea, incontro di civiltà tra Oriente e d’Occidente. Per questa ragione l’albicocca simbolo dell’Est si coniuga con l’agrumato della frutta candita e delle scaglie di buccia di limone, espressione della cultura mediterranea per un sapore unico ed irriproducibile.