La prima Edizione della Festa del Cannolo di Nicosia

Dal 10 al 12 ottobre 2025 si e’ svolta la prima Festa del Cannolo di Nicosia . L’evento che ha celebrato il cannolo siciliano con degustazioni, show cooking, laboratori, spettacoli e una competizione tra maestri pasticceri.

Si e’ svolta dal 10 al 12 ottobre 2025 la prima Festa del Cannolo di Nicosia . L’evento ha celebrato il cannolo siciliano con degustazioni, show cooking, laboratori, spettacoli e una competizione tra maestri pasticceri. Per l’ occasione la Torre del Gusto a voluto visitare gli stand delle pasticcerie di Nicosia alla ricerca di quel giusto connubio di tradizione ed innovazione.

E’ stata la splendida Piazza Giuseppe Garibaldi il suggestivo scenario della manifestazione che ha visto a confronto diverse tradizioni dolciarie cittadine pronte a fare degustare il proprio cannolo e le sue originalissime varianti. Andando in giro per gli stand abbiamo intervistato alcuni di loro come Alessandro Granata dell’Antica Gelateria Fratelli Granata, affacciata su piazza Garibaldi.

” Il nostro cannolo è speciale innanzitutto per la buccia: friabile, leggera, si scioglie in bocca”, spiega . “La prepariamo con farina, zucchero, strutto, uova e aceto di vino rosso. La ricotta viene fatta scolare e poi lavorata con lo zucchero fino a ottenere una crema setosa”.
All’assaggio, il cannolo nicosiano rivela davvero una marcia in più: equilibrio perfetto tra dolcezza e freschezza, e una scorza che si sbriciola appena, fondendosi con la crema. Un tratto che accomuna la mano di molti maestri locali. Per l’ occasione il maestro pasticcere a voluto presentare una variante originale denominata ” dolce & amaro” caratterizzata dalla presenza del caramello, da granella di amaretto e cannella con scorzette di arancio ai laterali.

Altro piacevolissimo incontro e’ stato quello con il maestro dolciario Felice La Porta della Pasticceria Caprice. Parliamo di una pasticceria con oltre trent’anni di esperienza che per l’ occasione ha voluto presentare oltre al cannolo classico anche delle varianti al pistacchio e dal cocco.

Nocattoli & co.

Accanto al cannolo, Nicosia vanta un’altra specialità: il nocattolo, dolce di frolla sormontato da un impasto di mandorle o nocciole. Si trova tutto l’anno nelle pasticcerie e ha una sua sagra nei primi giorni di settembre. Un profumo di miele e frutta secca che racconta l’autunno siciliano.

Gli allevamenti di Limousine

Ma Nicosia non vive di solo zucchero. Questa è terra di pascoli e allevamenti: prati verdi e aria limpida che danno carne e latte di qualità. Francesco La Giglia, fondatore di Limousine Sicilia Alta Genetica, alleva bovini da riproduzione della razza Limousine, splendidi esemplari che pascolano in campo aperto, simbolo di un’agricoltura rispettosa e moderna.

Il caseificio Albereto

Anche Mario Di Pasquale, amministratore del Caseificio Albereto, ha scommesso sulla qualità. Con altri soci provenienti dal mondo agricolo, nel 2003 ha avviato il primo allevamento di bufale in Sicilia e, due anni dopo, ha aperto il caseificio. “Oggi abbiamo 450 capi all’interno della riserva naturale Monte Campanito-Sambuchetti”, racconta. “Le bufale vivono al pascolo su venti ettari di terreno e lavoriamo solo il loro latte”.
Nascono così mozzarelle di bufala in varie pezzature e una ricotta morbida, arricchita con una parte di latte ovino. Da poco è iniziata anche la produzione di salumi di bufalo, tra cui mortadella e salame.

Birrificio artigianale 24 Baroni

Nicosia è anche terra di birra. Qui è nato l’unico birrificio della provincia di Enna: il 24 Baroni, fondato dai fratelli Antonio e Giacomo Cosentino. Il nome omaggia le ventiquattro casate baronali che un tempo dominavano la città. “Abbiamo voluto reinterpretare lo stile belga adattandolo ai gusti siciliani”, spiegano i fondatori. Otto le birre in produzione: Saison, Blanche, Amber Ale, Cream Ale al miele, Stout, 5 Cereali, American Pale Ale e Premium Pilsner.

Al di là della creativita’ di ogni singolo maestro pasticcere il cannolo, nella sua eccezione classica richiede dei processi di lavorazione ed ingredienti bene precisi.

I segreti dei cannoli siciliani risiedono nella cialda friabile, preparata tradizionalmente con strutto e Marsala, e nella ricotta di pecora fresca, che deve essere farcita solo al momento del consumo per evitare che la scorza si ammorbidisca. Un ulteriore trucco è creare uno strato protettivo di cioccolato fondente all’interno della cialda. 

L’impasto tradizionale della cialda include farina, zucchero, strutto, uova, sale, Marsala e/o aceto. L’impasto va lavorato fino a ottenere una sfoglia sottile. Per una maggiore friabilità, alcuni utilizzano lo strutto, come si fa a Piana degli Albanesi. Una volta pronte le cialde vanno fritte nell’olio bollente finché non diventano dorate. Si sfilano subito dalla forma per evitare che si incastrano. Ma il segreto principale è la qualità della ricotta. Tradizionalmente si usa ricotta di pecora di alta qualità, non troppo umida, che viene setacciata e zuccherata (con zucchero a velo). Il vero maestro pasticcere riconosce quando la consistenza e’ perfetta e la farcitura deve avvenire all’ultimo momento, subito prima di servire. Per garantire la croccantezza, molti pasticceri stendono uno strato sottile di cioccolato fondente fuso all’interno delle scorze prima di riempirle. Questo strato funge da isolante contro l’umidità della ricotta.  Le estremità si possono guarnire con granella di pistacchio, frutta candita (come scorzette d’arancia o ciliegie), gocce di cioccolato o nocciole.  Una spolverata di zucchero a velo prima di servire completa l’ opera.

La tre giorni nicosiana di manifestazione ha rappresentato una dimostrazione tangibile di volontariato e collaborazioni spontanee. Una manifestazione che parte dal basso, fermamente voluta dalla cittadinanza e le imprese locali come affermano i soci del Movimento per la Difesa dei Territori, associazione nata nell’agosto del 2013 durante le proteste contro la soppressione del Tribunale. Oggi il Tribunale non c’è più, ma il Movimento continua a operare, anche nel campo enogastronomico. “Abbiamo uno dei migliori cannoli siciliani grazie alla bontà della nostra ricotta e alla particolarità della scorza”, racconta Fabio Bruno, anima del gruppo e tra gli organizzatori della festa. “Abbiamo voluto lasciare i nostri dolci fuori concorso per dare spazio ai pasticceri locali e alle loro specialità”.

La madrina dell’evento è stata Giusi Battaglia (“Giusina in cucina”), che ha presieduto la giuria e presentato il suo nuovo libro “La Sicilia dei sapori segreti.

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