Giuseppe Giaconia di Migaido e la “Stirpe di Draghi”

Un’ intervista inedita al barone icona dell’ automobilismo per parlarci della sua ultima opera editoriale

di Letizia Passarello

 “Stirpe di Draghi “, segue “Vita di un  Gattopardo. Con questo nuovo libro, il barone Giuseppe Giaconia Di Migaido, trasporta il lettore alla scoperta della storia di una generazione di indomabili guarrieri operanti nelle fredde terre del nord della Scozia.  Ma è un libro denso di calore, quel calore che il barone Giaconia mette nelle sue infinite passioni, tra cui l’automobilismo d’epoca che per moltissimi anni ha condiviso con la sua compagna, mancata il 15 Settembre del 2020, Costanza Afan De Rivera, discendente diretta della famiglia Florio, in quanto figlia di Giulia Florio e del marchese Afan De Rivera Costaguti. 

Presidente del Club “La Sicilia dei Florio” e dell’ARACI-Distretto 2110 fellowship del Rotary club di Palermo, il barone Giaconia è  stato anche fondatore e Presidente del Club “Bridge Team Palermo”.

Quello che giustamente viene definito uno degli ultimi gattopardi di Sicilia ha al suo attivo altri tre libri:  “Utopia Mediterranea”, “Vita di un Gattopardo” e “Dossier Atlantic”, prodotti tra il 2016 e il 2020, adesso arriva un’altra avvincente lettura “Stirpe di Draghi”.

Il romanzo, come già scritto, è ambientato in Scozia, nell’anno 822 . E’ il mese di Agosto, ma la brughiera, nebbiosa, umida, impervia, fa da sfondo alle scene di vita che si susseguono tra le pagine della storia. Protagonisti due fratelli, Erik e Alf, le cui gesta si intrecciano tra sangue e speranze e percorrono strade parallele ma divergenti, una a Boston, oltreoceano, l’altra in Scozia e Normandia.

Uomini rudi, discendenti anche selvaggi ma sorretti dall’intima convinzione della prevalenza indiscussa della propria genia. Donne belle, condottiere audaci che nei secoli partoriscono uomini d’affari, potenti padroni della loro terra.

” Dopo aver effettuato le opportune ricerche, ho costruito una trama che partendo dai Vichinghi giunge ai giorni nostri – ha affermato Giuseppe Giaconia – attraverso le vite di due fratelli e dei loro discendenti che con alterne vicende sono riusciti con intelligenza e determinazione ad imporsi in un mondo sempre più difficile e complesso”.

Attraverso il “viaggio”, infatti, Erik ed Alf , riescono a ritrovarsi in Sicilia nel dodicesimo secolo, con entrambe le loro famiglie al completo, ricordando il passato e festeggiando la vita. 

Giuseppe Giaconia e Costanza Afan De Rivera, già molto noti negli ambienti aristocratici palermitani, hanno lasciato una impronta indelebile anche nella Valle dell’Halaesa, ricordiamo che Migaido feudo della famiglia Giaconia, si trova in territorio di Pettineo, in quanto, entrambi proprio dai Nebrodi, hanno voluto far partire quello che è diventato un  appuntamento storico per il territorio: La Targa Migaido. L’appuntamento quest’anno è arrivato alla terza edizione. Dal 12 al 15 di Maggio, appartenenti alle scuderie del motorismo storico di tutta la regione Sicilia, si raduneranno a Buonfornello per, per una gara a cronometro dal sapore conviviale. Un itinerario costellato dalla visita di alcuni più rappresentativi centri delle Madonie per giungere nella Valle dell’Halaesa scrigno di tesori artistici e naturalistici. Il tutto condito da particolarissime specialità locali, dal limone seccagno di Pettineo, alla pasta reale mistrettese, alle nocciole di Motta d’Affermo, per concludere con i formaggi dei caseifici mistrettesi e la norcineria di eccellenza di Tusa.

vedi anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *