Ad Amiens Esperti internazionali per presentare gli scavi dell’Halaesa

di LETIZIA PASSARELLO

Una cena di gala presso l’Istituto Cheope di Parigi, ha concluso la due giorni del convegno di Archeologia dell’Università di Amiens a cui ha partecipato una delegazione italiana, recatasi nella cittadina francese per esporre i risultati degli scavi archeologici del sito dell’Halaesa nel comune di Tusa in provincia di Messina. Al convegno erano presenti anche moltissimi esponenti della comunità scientifica internazionale.La delegazione siciliana era guidata dall’Assessore Regionale ai Beni Culturali e All’Identità Siciliana, Alberto Samonà, dal vice sindaco di Tusa, Angelo Tudisca, dal direttore del Parco Archeologico di Tindari di cui l’Halaesa fa parte, Mimmo Targia e dal Soprintendente di Messina, Rocco Burgio e Mirella Vinci. Tra gli altri, Lorenzo Campagna e Maria Angela Puglisi, dell’Università di Messina, Jonathan Prag dell’Università di Oxford, Aurelio Burgio e Massimo Limoncelli, docenti all’Università di Palermo, Theo Martin, Hugo Perrette e Sandrine Mouny dell’Università di Amiens, Federico Caruso del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana della Sorbonne Universitè, Filipe Ferreira, Università di Marsiglia, Marco Materazzi dell’Università di Camerino, Rosina Leone dell’Università di Torino e Alessio Toscano Raffa del CNR di Catania. Splendida padrona di casa e organizzatrice dell’evento, la professoressa Michela Costanzi. 

Presente la convegno l’ Avv. Angelo Tudisca in rappresentanza del Comune di Tusa
La professoressa Michela Costanzi

“Questi due giorni di convegno – ha dichiarato la professoressa Costanzi – avevano un duplice scopo, in primo luogo fare il punto sugli ultimi risultati delle ricerche archeologiche e dei vari studi degli esperti che lavorano ad Halaesa e nel Parco di Tindari e nello stesso tempo creare un momento di scambio e di dialogo con le istituzioni che sono il quadro da cui i nostri lavori prendono inizio e aumentano il loro valore. Credo che i due scopi siano stati raggiunti. “Abbiamo illustrato ad Amiens un nuovo metodo di lavoro nella gestione dei parchi archeologici  – ha dichiarato, invece, MimmoTargia- in cui è previsto un workshop alla fine dei lavori, che illustri gli stati di avanzamento e le scoperte effettuate. Reputo l’incontro tra esperti fondamentale perchè confermano la volontà della direzione di fare sistema e in più si ha una diversificazione delle competenze professionali, che può solo arricchire in termini culturali. Ad Amiens siamo andati soprattutto – conclude l’architetto Targia – per far

Dr. Arch. Domenico Targia

conoscere la scoperta del “Muro di Parados” e dell’Analemma”, che confermano che nel sito di Halaesa  esiste il teatro, adesso dobbiamo solo riprendere gli scavi per farlo emergere”.  A conclusione dei lavori, l’intervento del vice sindaco di Tusa, Angelo Tudisca, che ha ribadito con forza, non solo l’importanza in termini sia culturali che turistici che un sito come l’Halaesa ha insito nelle sue potenzialità, ma anche l’importanza di amministrare facendo rete tra le istituzioni che permettono di ottenere risultati ottimali applicando i principi di efficienza, efficacia ed economicità per una amministrazione come quella di Tusa, guidata oggi dal sindaco Luigi Miceli, che dal 2015 si fa carico di ospitare archeologi e studenti dell’Università di Amiens e di altri prestigiosi atenei come quello di Camerino, tanto per citarne due tra i più importanti”.  L’avvocato Tudisca, per l’occasione, ha comunicato di aver ottenuto un finanziamento per la realizzazione della “Casa dell’Artista”

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