I salotti del gusto e l’italian style

di Placido Salamone

Il cibo italiano è da tempo sinonimo di qualità, un marchio che il “Bel Paese” si è ritagliato nel tempo attraverso una costante e meticolosa opera di promozione turistica. Un autentica operazione di marketing che ha spinto europei ed extraeuropei a considerare le competenze gastronomiche dell’italiano generalmente di livello superiore rispetto al resto d’Europa.

In effetti sono numerosissime e variegate le produzioni alimentari d’eccellenza ed il fatto di essere uno degli elementi di punta del “ Italian style” dice già tutto. Insomma! Gli italiani sono un popolo sempre in grado di reinventarsi  e ciò è spinto anche e soprattutto dall’ esigenza di contrattaccare in una terra commercialmente sempre più ostile per loro. Per ovviare a questo disaggio da qualche anno per iniziativa di alcuni imprenditori, sono nati in Italia i “salotti del gusto”. L’idea è del tutto nuova e ben diversa rispetto alla semplice e comune degustazione che tutti conosciamo, tanto da avere un largo seguito in Lombardia e Toscana, da sempre in testa in fatto di novità.

I “salotti del gusto” prevedono una area espositiva nella quale le aziende possono presentare, raccontare e condividere con il pubblico, storia, tradizioni e passioni, ma allo stesso tempo è un “laboratorio” nel quale esplorare e sperimentare, con l’ausilio di esperti, prodotti, abbinamenti, tendenze e sapori. L’obiettivo è quello di diffondere la cultura del gusto, formare una rete di contatti e creare sinergie di sviluppo commerciale, per questo i naturali destinatari di questi eventi sono manager, imprenditori, ristoratori, chef, sommelier, buyers, wine&food lovers e opinion leaders.

Salottini ai bordi della sala consentono al pubblico di degustare comodamente ma ciò che più conta è la location. La struttura deve presentarsi di livello medio alto ed in grado di offrire servizi soddisfacenti. Non è un caso che ad oggi a condividere questa idea siano state strutture alberghiere prestigiose come il Gran Hotel Principe di Savoia di Milano o il Grand Hotel Quisisana di Capri solo per citarne alcune.

Questo esperimento è un marchio di fabbrica che rimane ad oggi un esperimento italiano ben riuscito e difficilmente imitabile, ricco di stimoli e destinato a degli sviluppi .Quali sviluppi?

Questo non posso proprio dirvelo!

 

Pennette ai carciofi, pancetta e pomodorini


 

Una video-ricetta , in compagnia dell’ effervescente Letizia Passarello e di Vincenzo Sambataro , titolare della Trattoria “Le Giare” di Tusa,  per presentare Sua Maestà il Carciofo spinoso palermitano  in una  ricetta tradizionale appetitosa e di facile realizzazione.

Il Carciofo Spinoso siciliano e’ coltivato secondo la tradizione contadina nel palermitano tra Cerda, Sciara, e la piana tra Termini Imerese e Buonfornello ed in una seconda area riguardante il territorio di Menfi e non va assolutamente confuso con altri prodotti che trovate sui banchi alimentari che sono extra-europei.
Il segreto delle sue virtù risiede nella cinarina, la sostanza aromatica che gli conferisce il caratteristico sapore amaro e molte delle sue proprietà benefiche e terapeutiche. Contiene lo 0,15 % di grassi, il 3,1 % di proteine, il 5,4 % di fibre, l’1 % di zuccheri, l’85 % di acqua % e l’1,1 % di ceneri.

E’ricco di potassio, contiene calcio, sodio, fosforo, ferro, magnesio, zinco, rame, manganese e selenio. Il carciofo contiene vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, B12, vitamina C, vitamina E, K e J ed  inoltre contiene mucillagini e piccole quantità di composti flavonoidi con proprietà antiossidanti: beta-carotene, luteina e zeaxanthina.

Il carciofo è ricco di antiossidanti per la presenza dell’ l’acido clorogenico, una sostanza con proprietà antiossidanti che è in grado di prevenire malattie arteriosclerotiche e cardiovascolari e proteggono contro il cancro. Infatti  queste sostanze, come è risaputo, sono uno dei principali mezzi per di difesa del sistema immunitario nei confronti dei radicali liberi, sostanze dannose per la salute che possono dare origine a malattie pericolose tra cui anche i tumori. Le proprietà antiossidanti dei carciofi provengono anche dai polifenoli (quercetina e rutina), dalla vitamina C, la vitamina A, la vitamina E e dai flavonoidi. È stato dimostrato che i flavonoidi hanno proprietà preventive nei confronti del tumore al seno. L’organo che trae i maggiori benefici dalle proprietà del carciofo è il fegato. La cinarina, un acido presente anche nelle foglie, i cui principi attivi vengono disattivati dalla cottura (per questo motivo è meglio consumare il carciofo crudo), favorisce la diuresi e la secrezione biliare. La cinarina è anche utile al fegato per guarire da patologie come epatite, cirrosi ed ittero. Efficace anche in caso di avvelenamento chimico. C’è poi da aggiunge che il carciofo ha proprietà digestive e diuretiche e, grazie alla presenza di cinarina e inulina, permette di abbassare i livelli di colesterolo.